Da oltre vent’anni, politici, economisti ed imprenditori hanno focalizzato il loro interesse nei confronti della composita realtà dei distretti industriali, della peculiarità del “sistema distretto” e della sua particolare capacità di creare sviluppo. In effetti, il polimorfismo delle forme distrettuali ha condotto numerosi studiosi ad articolare una classificazione sistematica e tassonomica del distretto. Distretto industriale, cluster, sistema locale d’innovazione, milieux-ambience locale innovativo sono le denominazioni proposte dai vari contributi di ricerca. Il distretto petrolifero rappresenta un esempio particolare di distretto industriale. Tale peculiarità è legata alla caratteristica del prodotto specifico ed alla filiera produttiva del bene in esame. È necessario fare questa precisazione, poiché nei maggiori studi in ambito accademico, nazionale ed internazionale, si è spesso “perplessi” circa l’uso del termine “distretto”, quando ci si riferisce all’ambito petrolifero. Tuttavia, per quanto siano poco riconosciuti, i distretti petroliferi sono vari. Tra i più importanti, si annoverano quelli: della Scozia, della Norvegia, per quanto riguarda l’ambito internazionale, e dell’Emilia Romagna, dell’Abruzzo, della Basilicata, in ambito nazionale. L’analisi applicativa di questo lavoro, per l’appunto, è stata proprio focalizzata sul distretto petroli-fero della Basilicata, che rappresenta uno dei poli petroliferi più importanti d’Europa, considerando il picco di produzione raggiunto nel 2005, che è stato di oltre 94.000 b/g, e le significative riserve ancora sfruttabili nel sottosuolo. Il giacimento della Val d’Agri, che si estende a Sud di Potenza, è il più grande a terra in Europa.

Il distretto petrolifero: struttura e funzionamento. Il caso Val D'Agri

TESTA, GIOVANNA
2012-01-01

Abstract

Da oltre vent’anni, politici, economisti ed imprenditori hanno focalizzato il loro interesse nei confronti della composita realtà dei distretti industriali, della peculiarità del “sistema distretto” e della sua particolare capacità di creare sviluppo. In effetti, il polimorfismo delle forme distrettuali ha condotto numerosi studiosi ad articolare una classificazione sistematica e tassonomica del distretto. Distretto industriale, cluster, sistema locale d’innovazione, milieux-ambience locale innovativo sono le denominazioni proposte dai vari contributi di ricerca. Il distretto petrolifero rappresenta un esempio particolare di distretto industriale. Tale peculiarità è legata alla caratteristica del prodotto specifico ed alla filiera produttiva del bene in esame. È necessario fare questa precisazione, poiché nei maggiori studi in ambito accademico, nazionale ed internazionale, si è spesso “perplessi” circa l’uso del termine “distretto”, quando ci si riferisce all’ambito petrolifero. Tuttavia, per quanto siano poco riconosciuti, i distretti petroliferi sono vari. Tra i più importanti, si annoverano quelli: della Scozia, della Norvegia, per quanto riguarda l’ambito internazionale, e dell’Emilia Romagna, dell’Abruzzo, della Basilicata, in ambito nazionale. L’analisi applicativa di questo lavoro, per l’appunto, è stata proprio focalizzata sul distretto petroli-fero della Basilicata, che rappresenta uno dei poli petroliferi più importanti d’Europa, considerando il picco di produzione raggiunto nel 2005, che è stato di oltre 94.000 b/g, e le significative riserve ancora sfruttabili nel sottosuolo. Il giacimento della Val d’Agri, che si estende a Sud di Potenza, è il più grande a terra in Europa.
2012
978-88-204-0052-1
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