L’europeizzazione del diritto privato lambisce ormai anche il territorio della responsabilità civile, il quale è oggetto di profonde riflessioni sia a livello sovranazionale, che nazionale. Esempi paradigmatici sono la riforma, già varata, in Germania e quella, recente, in Francia, esperienze nazionali orfane, tuttavia, di una piena e coerente visione “paneuropea”. La peculiarità di tali novelle è data dalla sempre più marcata morfogenesi funzionale dell’istituto, da strumento compensativo-ripristinatorio a punitivo-deterrente. Questo fenotipo è dimostrato dall’ingresso nell’ordito domestico dei “danni punitivi”, attraverso il lavorìo ortopedico della law in action, che ha sostanzialmente aperto la strada verso la natura polifunzionale. Ciò impone un doveroso ripensamento del sintagma “illecito civile”, la cui cifra identificativa sia il principio secondo il quale, l’obiettivo finale non deve essere unicamente il risarcimento del danno subìto, bensì quello di dissuadere efficacemente i consociati dal compiere azioni o omissioni contra ius. Le tipologie della responsabilità, aquiliana, contrattuale e oggettiva, si sussumono in un’avvincente sfida per il legislatore e per la giurisprudenza, alla luce della necessaria lettura costituzionale dei valori della persona, i quali reclamano piena soddisfazione nel caso di illecite violazioni. Un sistema che diviene necessariamente aperto e inidoneo a eccessive tipizzazioni, orientato verso una progressiva “socializzazione dei rischi”.

Ingiustizia del danno declinata tra tipicità e atipicità, eticità e solidarietà in un orizzonte eurounitario

Salvatore Aceto di Capriglia
2021-01-01

Abstract

L’europeizzazione del diritto privato lambisce ormai anche il territorio della responsabilità civile, il quale è oggetto di profonde riflessioni sia a livello sovranazionale, che nazionale. Esempi paradigmatici sono la riforma, già varata, in Germania e quella, recente, in Francia, esperienze nazionali orfane, tuttavia, di una piena e coerente visione “paneuropea”. La peculiarità di tali novelle è data dalla sempre più marcata morfogenesi funzionale dell’istituto, da strumento compensativo-ripristinatorio a punitivo-deterrente. Questo fenotipo è dimostrato dall’ingresso nell’ordito domestico dei “danni punitivi”, attraverso il lavorìo ortopedico della law in action, che ha sostanzialmente aperto la strada verso la natura polifunzionale. Ciò impone un doveroso ripensamento del sintagma “illecito civile”, la cui cifra identificativa sia il principio secondo il quale, l’obiettivo finale non deve essere unicamente il risarcimento del danno subìto, bensì quello di dissuadere efficacemente i consociati dal compiere azioni o omissioni contra ius. Le tipologie della responsabilità, aquiliana, contrattuale e oggettiva, si sussumono in un’avvincente sfida per il legislatore e per la giurisprudenza, alla luce della necessaria lettura costituzionale dei valori della persona, i quali reclamano piena soddisfazione nel caso di illecite violazioni. Un sistema che diviene necessariamente aperto e inidoneo a eccessive tipizzazioni, orientato verso una progressiva “socializzazione dei rischi”.
2021
9788849546248
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11367/98813
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact