Le nuove forme di devianza minorile rappresentano una questione tornata prepotentemente al vertice delle emergenze sociali, oggi più che mai, a seguito della pandemia che, con la conseguente chiusura delle scuole, ha amplificato diseguaglianze e povertà educative producendo un’ulteriore esclusione di gruppi di ragazzi provenienti da contesti sociali fragili e culturalmente deprivati. I minori di cui parliamo sono quelli che, già prima della pandemia, erano caratterizzati da percorsi formativi incerti, da frequenza scolastica intermittente, abitualmente attraversati da un comune destino di incuria educativa e di abbandono morale. Ragazzi nati in famiglie caratterizzate da una vera e propria eclissi di responsabilità genitoriale, attraversati da una frattura verticale della relazione primaria perché privati troppo presto delle figure di attaccamento e di cura e che quindi finiscono per smarrire, completamente, il senso della relazione con se stessi. Spesso, in queste famiglie, l’adulto si rapporta in maniera malsanamente simmetrica, con il minore, con il quale intrattiene una relazione di complicità, quasi amicale, diventando una specie di sodale che compete per immaturità e incompiutezza.

Speranza versus devianza. Il contrasto alle povertà educative attraverso una storia ed un impegno di pedagogia civile.

Maria Luisa Iavarone
2021-01-01

Abstract

Le nuove forme di devianza minorile rappresentano una questione tornata prepotentemente al vertice delle emergenze sociali, oggi più che mai, a seguito della pandemia che, con la conseguente chiusura delle scuole, ha amplificato diseguaglianze e povertà educative producendo un’ulteriore esclusione di gruppi di ragazzi provenienti da contesti sociali fragili e culturalmente deprivati. I minori di cui parliamo sono quelli che, già prima della pandemia, erano caratterizzati da percorsi formativi incerti, da frequenza scolastica intermittente, abitualmente attraversati da un comune destino di incuria educativa e di abbandono morale. Ragazzi nati in famiglie caratterizzate da una vera e propria eclissi di responsabilità genitoriale, attraversati da una frattura verticale della relazione primaria perché privati troppo presto delle figure di attaccamento e di cura e che quindi finiscono per smarrire, completamente, il senso della relazione con se stessi. Spesso, in queste famiglie, l’adulto si rapporta in maniera malsanamente simmetrica, con il minore, con il quale intrattiene una relazione di complicità, quasi amicale, diventando una specie di sodale che compete per immaturità e incompiutezza.
2021
9788867608188
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11367/94450
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