Il saggio analizza criticamente la decisione della Cassazione, 12 novembre 2018, n. 28987, secondo cui il diritto di recesso del socio di s.r.l., nel silenzio della legge ed in assenza di una puntuale indicazione dell’atto costitutivo, è tempestivo se è esercitato entro un termine congruo, che deve essere valutato alla luce del principio di buona fede. Lo scritto, pertanto, indaga il problema alla luce della necessità di colmare la lacuna in materia di recesso del socio di s.r.l. attingendo in primo luogo alla disciplina delle società. A tale riguardo, il lavoro pone l’accento sulla necessità che l’applicazione per analogia della disciplina della s.p.a. (art. 2437-bis c.c.), sostenuta dall’opinione prevalente, può avvenire solo a fronte di un vaglio di compatibilità con le caratteristiche della s.r.l.
Il termine per l’esercizio del diritto di recesso nella società a responsabilità limitata
Limatola Carlo
2020-01-01
Abstract
Il saggio analizza criticamente la decisione della Cassazione, 12 novembre 2018, n. 28987, secondo cui il diritto di recesso del socio di s.r.l., nel silenzio della legge ed in assenza di una puntuale indicazione dell’atto costitutivo, è tempestivo se è esercitato entro un termine congruo, che deve essere valutato alla luce del principio di buona fede. Lo scritto, pertanto, indaga il problema alla luce della necessità di colmare la lacuna in materia di recesso del socio di s.r.l. attingendo in primo luogo alla disciplina delle società. A tale riguardo, il lavoro pone l’accento sulla necessità che l’applicazione per analogia della disciplina della s.p.a. (art. 2437-bis c.c.), sostenuta dall’opinione prevalente, può avvenire solo a fronte di un vaglio di compatibilità con le caratteristiche della s.r.l.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.