Il presente lavoro intende presentare i primi risultati di una ricerca il cui obiettivo è quello di delineare il percorso evolutivo delle diverse fasi di nascita e sviluppo dei Trulli di Alberobello, situati in Provincia di Bari e riconosciuti nel 1996 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Il presente lavoro, partendo dalla convinzione che i trulli abbiano sempre rappresentato un'importante fonte di ricchezza per i feudatari e/o per la Corona, sin dalle loro origini e non soltanto da quando sono diventati Zona Monumentale e Patrimonio dell'Umanità, attirando turisti da ogni parte del mondo, si sofferma sull'analisi della prima fase, che va dal 1481 al 1797 durante il dominio feudale dei Conti Acquaviva di Conversano. Nonostante, come accennato, infatti, i Trulli siano stati oggetto di studio e di numerose pubblicazioni in differenti ambiti, assolutamente carente appare l'analisi storica dei documenti (contabili e non) che ricostruiscono la nascita e l'evoluzione di questi insediamenti unici al mondo, con elementi di assoluta originalità ed interesse, con particolare riferimento alla fase della dominazione dei Conti di Conversano ed al passaggio all'autonomia di Città Regia. Infatti, attraverso l'analisi dei documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Napoli, specialmente quelli della Regia Camera della Sommaria, sono emersi interessanti elementi circa il ruolo che la difesa di Alberobello con i suoi trulli rappresentava nel feudo di Conversano. In tal senso, il presente studio è teso ad evidenziare il contributo che la difesa di Alberobello con i suoi trulli ha fornito alla ricchezza del feudo arrivando a concludere che tale contributo è molto più alto di quello che emerge dai documenti rinvenuti. Dall'analisi di quanto rinvenuto, infatti, emergerebbe che non tutte le ricchezze percepite dai conti e relative ad Alberobello sono state dichiarate e quindi tassate dal Regno di Napoli, ciò probabilmente proprio grazie alla particolare e geniale configurazione della costruzione dei trulli, che ne permetteva la costruzione/distruzione/ricostruzione infinite volte sulla base delle contingenti esigenze. Il presente lavoro è strutturato come segue: dopo una breve descrizione della metodologia utilizzata, del framework di inquadramento del lavoro e delle fonti consultate, il terzo paragrafo è dedicato alla presentazione del contesto di riferimento nel periodo oggetto di analisi; segue, nel quarto paragrafo, l'analisi cronologica dei documenti reperiti presso gli Archivi di Stato di Napoli e Bari, contestualmente all'interpretazione critica di quanto rinvenuto ed, infine, la presentazione delle prime conclusioni della presente ricerca unitamente a spunti per la ricerca futura.

I Trulli di Alberobello: Patrimonio e mistero dell'Umanità

Coronella Stefano;
2018-01-01

Abstract

Il presente lavoro intende presentare i primi risultati di una ricerca il cui obiettivo è quello di delineare il percorso evolutivo delle diverse fasi di nascita e sviluppo dei Trulli di Alberobello, situati in Provincia di Bari e riconosciuti nel 1996 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Il presente lavoro, partendo dalla convinzione che i trulli abbiano sempre rappresentato un'importante fonte di ricchezza per i feudatari e/o per la Corona, sin dalle loro origini e non soltanto da quando sono diventati Zona Monumentale e Patrimonio dell'Umanità, attirando turisti da ogni parte del mondo, si sofferma sull'analisi della prima fase, che va dal 1481 al 1797 durante il dominio feudale dei Conti Acquaviva di Conversano. Nonostante, come accennato, infatti, i Trulli siano stati oggetto di studio e di numerose pubblicazioni in differenti ambiti, assolutamente carente appare l'analisi storica dei documenti (contabili e non) che ricostruiscono la nascita e l'evoluzione di questi insediamenti unici al mondo, con elementi di assoluta originalità ed interesse, con particolare riferimento alla fase della dominazione dei Conti di Conversano ed al passaggio all'autonomia di Città Regia. Infatti, attraverso l'analisi dei documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Napoli, specialmente quelli della Regia Camera della Sommaria, sono emersi interessanti elementi circa il ruolo che la difesa di Alberobello con i suoi trulli rappresentava nel feudo di Conversano. In tal senso, il presente studio è teso ad evidenziare il contributo che la difesa di Alberobello con i suoi trulli ha fornito alla ricchezza del feudo arrivando a concludere che tale contributo è molto più alto di quello che emerge dai documenti rinvenuti. Dall'analisi di quanto rinvenuto, infatti, emergerebbe che non tutte le ricchezze percepite dai conti e relative ad Alberobello sono state dichiarate e quindi tassate dal Regno di Napoli, ciò probabilmente proprio grazie alla particolare e geniale configurazione della costruzione dei trulli, che ne permetteva la costruzione/distruzione/ricostruzione infinite volte sulla base delle contingenti esigenze. Il presente lavoro è strutturato come segue: dopo una breve descrizione della metodologia utilizzata, del framework di inquadramento del lavoro e delle fonti consultate, il terzo paragrafo è dedicato alla presentazione del contesto di riferimento nel periodo oggetto di analisi; segue, nel quarto paragrafo, l'analisi cronologica dei documenti reperiti presso gli Archivi di Stato di Napoli e Bari, contestualmente all'interpretazione critica di quanto rinvenuto ed, infine, la presentazione delle prime conclusioni della presente ricerca unitamente a spunti per la ricerca futura.
2018
978-88-6659-164-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11367/71176
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