Il contributo rilegge un noto frammento tratto dal De Oratore di Cicerone, concernente un singolare episodio verificatosi durante una giornata d’udienza tenuta dal pretore urbano Quinto Pompeo Rufo. Ciò nell’intento di chiarire l’intrinseca portata di quello strumento processuale, che, quantunque espressamente denominato exceptio, e come tale quindi deducibile dal convenuto per contrastare la pretesa attorea, risulta in effetti – si legge nel testo – petitoris causa comparatum.

Sulle dinamiche processuali di Cic. De orat. 1, 37, 168

G. Papa
2018-01-01

Abstract

Il contributo rilegge un noto frammento tratto dal De Oratore di Cicerone, concernente un singolare episodio verificatosi durante una giornata d’udienza tenuta dal pretore urbano Quinto Pompeo Rufo. Ciò nell’intento di chiarire l’intrinseca portata di quello strumento processuale, che, quantunque espressamente denominato exceptio, e come tale quindi deducibile dal convenuto per contrastare la pretesa attorea, risulta in effetti – si legge nel testo – petitoris causa comparatum.
2018
978-88-6611-657-8
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