I farmaci beta bloccanti sono di gran lunga tra quelli più utilizzati nella terapia del glaucoma, presentando alcuni vantaggi per quanto riguarda la frequenza delle somministrazioni (somministrazione topica, una o due volte al giorno), e una relativa mancanza di effetti collaterali (eccetto in pazienti con asma o con patologie della conduzione). Il ß-bloccante comunemente utilizzato nella terapia del glaucoma è il timololo. Il timololo è un ß-bloccante non cardioselettivo la cui somministrazione topica è frequentemente raccomandata come first-line nella terapia del glaucoma. Esso rappresenta il farmaco standard, di riferimento, per valutare altri farmaci in termine d'efficacia, effetti collaterali e costo. Trials clinici mostrano che in pazienti, i quali rispondono inadeguatamente ad una terapia multipla antiglaucomatosa, l'aggiunta di timololo determina un'ulteriore diminuzione della pressione intraoculare. Ne è esempio l'associazione timololo con la dorzolamide (inibitore dell'anidrasi carbonica). Sebbene il timololo rappresenti il farmaco di scelta nella terapia del glaucoma la sua applicazione topica può determinare effetti collaterali, caratteristici dei ß-bloccanti, che ne limitano il suo utilizzo. Pertanto la terapia topica con timololo è controindicata in pazienti con asma bronchiale, con bradicardia sinusale, con blocco atrioventricolare di primo e secondo ordine e con scompenso cardiaco. Il betaxololo (selettivo bloccante beta-1 con scarsa attività stabilizzante di membrana e privo d'attività simpatico-mimetica intrinseca) insieme al carteololo (beta bloccante con attività intrinseca simpaticomimetica), al levobunololo e al metipranololo sono nuovi beta bloccanti recentemente approvati per il trattamento del glaucoma.

Ipertensione endoculare e β bloccanti. Minerva Medica Oftalmologica

MAZZEO, FILOMENA;
2001-01-01

Abstract

I farmaci beta bloccanti sono di gran lunga tra quelli più utilizzati nella terapia del glaucoma, presentando alcuni vantaggi per quanto riguarda la frequenza delle somministrazioni (somministrazione topica, una o due volte al giorno), e una relativa mancanza di effetti collaterali (eccetto in pazienti con asma o con patologie della conduzione). Il ß-bloccante comunemente utilizzato nella terapia del glaucoma è il timololo. Il timololo è un ß-bloccante non cardioselettivo la cui somministrazione topica è frequentemente raccomandata come first-line nella terapia del glaucoma. Esso rappresenta il farmaco standard, di riferimento, per valutare altri farmaci in termine d'efficacia, effetti collaterali e costo. Trials clinici mostrano che in pazienti, i quali rispondono inadeguatamente ad una terapia multipla antiglaucomatosa, l'aggiunta di timololo determina un'ulteriore diminuzione della pressione intraoculare. Ne è esempio l'associazione timololo con la dorzolamide (inibitore dell'anidrasi carbonica). Sebbene il timololo rappresenti il farmaco di scelta nella terapia del glaucoma la sua applicazione topica può determinare effetti collaterali, caratteristici dei ß-bloccanti, che ne limitano il suo utilizzo. Pertanto la terapia topica con timololo è controindicata in pazienti con asma bronchiale, con bradicardia sinusale, con blocco atrioventricolare di primo e secondo ordine e con scompenso cardiaco. Il betaxololo (selettivo bloccante beta-1 con scarsa attività stabilizzante di membrana e privo d'attività simpatico-mimetica intrinseca) insieme al carteololo (beta bloccante con attività intrinseca simpaticomimetica), al levobunololo e al metipranololo sono nuovi beta bloccanti recentemente approvati per il trattamento del glaucoma.
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