Le campagne di comunicazione hanno assunto un ruolo rilevante nelle moderne democrazie e, quindi anche in Italia, richiedono competenze specifiche e non trascurabili investimenti finanziari. Ciò è vero anche per le campagne informative, tant’è che si è assistito in alcuni casi – in Francia ad esempio – alla costituzione di appositi organismi di controllo, dediti alla verifica ed al monitoraggio delle attività di comunicazione istituzionale e sociale. In tale contesto, gli Enti non profit hanno fatte proprie, dunque, una serie di routines tipiche delle campagne di comunicazione del settore profit – pubblicità e advertising – assumendo il ruolo di inserzionisti capaci di sfruttare il potenziale dei media per veicolare messaggi e strutturare dialoghi sociali con gli utenti. (Olivier-Yaniv, 2004, 2009). Ecco che, la radio rappresenta un adeguato mezzo di comunicazione da utilizzare quale supporto per le campagne informative nazionali, ma anche locali, in quanto contribuisce a sviluppare una comunicazione efficace anche nel promuovere e sostenere lo sviluppo sociale. Ciò risponde alla logica nuova di interpretare la radio quale mezzo di comunicazione di massa – ma anche targettizzato – al fine di sollecitare l’attenzione del pubblico in ascolto su aspetti di cambiamento collegati alla sostenibilità dello sviluppo della qualità della vita ed al miglioramento delle prassi di convivenza sociale. Il presente lavoro intende quindi evidenziare che la radio, comunque, grazie alla sua flessibilità e portabilità, alla sua capacità di integrarsi con gli altri media rappresenta un mezzo e uno strumento di grande efficacia oltre che di elevato impatto nelle azioni di sensibilizzazione sociale

La radio e gli spot radiofonici.

BASSANO, Clara
2011-01-01

Abstract

Le campagne di comunicazione hanno assunto un ruolo rilevante nelle moderne democrazie e, quindi anche in Italia, richiedono competenze specifiche e non trascurabili investimenti finanziari. Ciò è vero anche per le campagne informative, tant’è che si è assistito in alcuni casi – in Francia ad esempio – alla costituzione di appositi organismi di controllo, dediti alla verifica ed al monitoraggio delle attività di comunicazione istituzionale e sociale. In tale contesto, gli Enti non profit hanno fatte proprie, dunque, una serie di routines tipiche delle campagne di comunicazione del settore profit – pubblicità e advertising – assumendo il ruolo di inserzionisti capaci di sfruttare il potenziale dei media per veicolare messaggi e strutturare dialoghi sociali con gli utenti. (Olivier-Yaniv, 2004, 2009). Ecco che, la radio rappresenta un adeguato mezzo di comunicazione da utilizzare quale supporto per le campagne informative nazionali, ma anche locali, in quanto contribuisce a sviluppare una comunicazione efficace anche nel promuovere e sostenere lo sviluppo sociale. Ciò risponde alla logica nuova di interpretare la radio quale mezzo di comunicazione di massa – ma anche targettizzato – al fine di sollecitare l’attenzione del pubblico in ascolto su aspetti di cambiamento collegati alla sostenibilità dello sviluppo della qualità della vita ed al miglioramento delle prassi di convivenza sociale. Il presente lavoro intende quindi evidenziare che la radio, comunque, grazie alla sua flessibilità e portabilità, alla sua capacità di integrarsi con gli altri media rappresenta un mezzo e uno strumento di grande efficacia oltre che di elevato impatto nelle azioni di sensibilizzazione sociale
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