La recente crisi, che ha investito il sistema finanziario internazionale, è ormai da qualche tempo oggetto di studio da parte di accademici, policy maker e autorità di vigilanza, con l’obiettivo di esaminarne le determinanti, le responsabilità dei diversi attori del mercato e, soprattutto, il ruolo svolto dalle banche. Sebbene sotto diverse prospettive, le analisi sviluppate concordino nel segnalare tra i driver della crisi lo sviluppo esasperato delle operazioni di cartolarizzazione, divenute eccessivamente complesse dal punto di vista tecnico e contrattuale e sempre più spesso caratterizzate da un'elevata opacità informativa, nonché il fallimento del modello dell' intermediazione creditizia "originate to distribute", che attinge il proprio funding dal mercato mobiliare. Alla luce di questo scenario, la domanda di ricerca cui il libro intende rispondere è se ed in quale misura possa esserci ancora un futuro per la cartolarizzazione, sia come operazione di finanza strutturata in sé, sia per il suo utilizzo da parte delle banche. In particolare, dopo una prima disamina di come la crisi finanziaria abbia modificato le caratteristiche tecniche ed, in particolare, le finalità dell'operazione, la ricerca si focalizza sia sullo studio delle motivazioni che spingono tali intermediari a cartolarizzare, sia sull'analisi degli effetti della cartolarizzazione sul profilo di rischio dell'originator, in termini di rischio di credito, di liquidità, di rischio azionario e sistemico. Infine, l'ultima parte del libro, sulla scorta delle analisi, teoriche ed empiriche presentate nei capitoli precedenti, e sulla base dell'attuale regolamentazione in materia, si propone di dare una risposta alla domanda di ricerca, ovvero se vi sia ed, eventualmente, quale possa essere il futuro della cartolarizzazione dopo la crisi finanziaria.
Quale futuro per la cartolarizzazione dopo la crisi finanziaria?
BATTAGLIA, Francesca
2013-01-01
Abstract
La recente crisi, che ha investito il sistema finanziario internazionale, è ormai da qualche tempo oggetto di studio da parte di accademici, policy maker e autorità di vigilanza, con l’obiettivo di esaminarne le determinanti, le responsabilità dei diversi attori del mercato e, soprattutto, il ruolo svolto dalle banche. Sebbene sotto diverse prospettive, le analisi sviluppate concordino nel segnalare tra i driver della crisi lo sviluppo esasperato delle operazioni di cartolarizzazione, divenute eccessivamente complesse dal punto di vista tecnico e contrattuale e sempre più spesso caratterizzate da un'elevata opacità informativa, nonché il fallimento del modello dell' intermediazione creditizia "originate to distribute", che attinge il proprio funding dal mercato mobiliare. Alla luce di questo scenario, la domanda di ricerca cui il libro intende rispondere è se ed in quale misura possa esserci ancora un futuro per la cartolarizzazione, sia come operazione di finanza strutturata in sé, sia per il suo utilizzo da parte delle banche. In particolare, dopo una prima disamina di come la crisi finanziaria abbia modificato le caratteristiche tecniche ed, in particolare, le finalità dell'operazione, la ricerca si focalizza sia sullo studio delle motivazioni che spingono tali intermediari a cartolarizzare, sia sull'analisi degli effetti della cartolarizzazione sul profilo di rischio dell'originator, in termini di rischio di credito, di liquidità, di rischio azionario e sistemico. Infine, l'ultima parte del libro, sulla scorta delle analisi, teoriche ed empiriche presentate nei capitoli precedenti, e sulla base dell'attuale regolamentazione in materia, si propone di dare una risposta alla domanda di ricerca, ovvero se vi sia ed, eventualmente, quale possa essere il futuro della cartolarizzazione dopo la crisi finanziaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.