Contemporary pedagogical thinking recognises inclusive sport as a privileged context for developing complex professional skills and promoting an educational culture capable of valuing difference. This paper presents a university training experience carried out as part of the Sport and Disability course of the Master’s Degree in Preventive and Adapted Motor Activities Sciences and Techniques, focusing on a theoretical­practical lesson in sitting volley conceived as an example of reverse inclusion (Ramsden, 2023; Hutzler et al, 2016). The proposal, structured according to the principles of Universal Design for Learning (CAST, 2011; Magnanini & Sánchez Utgé, 2025; Lieberman et al., 2020) and the Infusing Approach (DePauw & Karp 1994, Rizzo, Broadhead & Kowalski 1997; Townsend, Huntley, Cushion & Culver, 2022; Maulini, 2024), integrated technical and disciplinary content, athlete testimonials, practical experience and moments of shared reflection, taking the form of a situated and professionalising learning device. Qualitative analysis of the responses of 29 students, collected through a questionnaire with open­ended questions, showed that participation helped to remove stereotypes about disability, consolidate disciplinary knowledge and develop an ethical and relational awareness of the role of the sports educator, supporting authentic and transformative learning processes (Mezirow, 2016).

La riflessione pedagogica contemporanea riconosce nello sport inclusivo un contesto privilegiato per sviluppare competenze professionali complesse e promuovere una cultura educativa capace di valorizzare la differenza. Il contributo presenta un’esperienza di formazione universitaria realizzata nell’ambito del corso Sport e Disabilità del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, incentrata su una lezione teorico­pratica di sitting volley concepita come esempio di inclusione inversa (Ramsden, 2023; Hutzler et al., 2016). La proposta, strutturata secondo i principi dell’Universal Design for Learning (CAST, 2011; Magnanini & Sánchez Utgé, 2025; Lieberman et al., 2020) e dell’Infusing Approach (DePauw & Karp 1994, Rizzo, Broadhead & Kowalski 1997; Townsend, Huntley, Cushion & Culver, 2022; Maulini, 2024), ha integrato contenuti tecnico­disciplinari, testimonianze di atleti, esperienza pratica e momenti di riflessione condivisa, configurandosi come dispositivo di apprendimento situato e professionalizzante. L’analisi qualitativa delle risposte di 29 studenti, raccolte attraverso un questionario con domande aperte, ha evidenziato come la partecipazione abbia favorito la rimozione di stereotipi sulla disabilità, il consolidamento delle conoscenze disciplinari e la maturazione di una consapevolezza etica e relazionale del ruolo dell’educatore sportivo, sostenendo processi di apprendimento autentico e trasformativo (Mezirow, 2016).

Sperimentare l’inclusione inversa nello sport: prospettive pedagogiche e didattiche nella formazione universitaria Experiencing reverse inclusion in sport: pedagogical and educational perspectives in university education

Claudia Maulini
2025-01-01

Abstract

Contemporary pedagogical thinking recognises inclusive sport as a privileged context for developing complex professional skills and promoting an educational culture capable of valuing difference. This paper presents a university training experience carried out as part of the Sport and Disability course of the Master’s Degree in Preventive and Adapted Motor Activities Sciences and Techniques, focusing on a theoretical­practical lesson in sitting volley conceived as an example of reverse inclusion (Ramsden, 2023; Hutzler et al, 2016). The proposal, structured according to the principles of Universal Design for Learning (CAST, 2011; Magnanini & Sánchez Utgé, 2025; Lieberman et al., 2020) and the Infusing Approach (DePauw & Karp 1994, Rizzo, Broadhead & Kowalski 1997; Townsend, Huntley, Cushion & Culver, 2022; Maulini, 2024), integrated technical and disciplinary content, athlete testimonials, practical experience and moments of shared reflection, taking the form of a situated and professionalising learning device. Qualitative analysis of the responses of 29 students, collected through a questionnaire with open­ended questions, showed that participation helped to remove stereotypes about disability, consolidate disciplinary knowledge and develop an ethical and relational awareness of the role of the sports educator, supporting authentic and transformative learning processes (Mezirow, 2016).
2025
La riflessione pedagogica contemporanea riconosce nello sport inclusivo un contesto privilegiato per sviluppare competenze professionali complesse e promuovere una cultura educativa capace di valorizzare la differenza. Il contributo presenta un’esperienza di formazione universitaria realizzata nell’ambito del corso Sport e Disabilità del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, incentrata su una lezione teorico­pratica di sitting volley concepita come esempio di inclusione inversa (Ramsden, 2023; Hutzler et al., 2016). La proposta, strutturata secondo i principi dell’Universal Design for Learning (CAST, 2011; Magnanini & Sánchez Utgé, 2025; Lieberman et al., 2020) e dell’Infusing Approach (DePauw & Karp 1994, Rizzo, Broadhead & Kowalski 1997; Townsend, Huntley, Cushion & Culver, 2022; Maulini, 2024), ha integrato contenuti tecnico­disciplinari, testimonianze di atleti, esperienza pratica e momenti di riflessione condivisa, configurandosi come dispositivo di apprendimento situato e professionalizzante. L’analisi qualitativa delle risposte di 29 studenti, raccolte attraverso un questionario con domande aperte, ha evidenziato come la partecipazione abbia favorito la rimozione di stereotipi sulla disabilità, il consolidamento delle conoscenze disciplinari e la maturazione di una consapevolezza etica e relazionale del ruolo dell’educatore sportivo, sostenendo processi di apprendimento autentico e trasformativo (Mezirow, 2016).
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