This essay analyzes the Digital Services Act (EU Regulation no. 2022/2065) as an innovative paradigm for regulating digital platforms, examining its constitutional and administrative implications in the context of European digital constitutionalism. The analysis highlights how the regulation introduces significant procedural guarantees borrowed from administrative law: transparency, motivation, non-discrimination and explainability of algorithmic decisions. The system of co-regulation through codes of conduct is a defining feature of the DSA, acting as a complementary enforcement tool to the legislation, with a particular focus on systemic risks such as disinformation, hate speech, and manipulation. At the same time, the supervision system, based on a logic of multilevel networking, has to be noticed. It appears to be the symptom of a EU gradual «administrativization». The DSA, while representing a starting point rather than an end point in the regulation of digital platforms, is intended as an attempt to rebalance the asymmetrical relationship between users and Big Tech through the proceduralization of safeguards.

Il saggio analizza il Digital Services Act(Regolamento UE n. 2022/2065) quale paradigma innovativo di regolamentazione delle piattaforme digitali, esaminandone le implicazioni costituzionali e amministrative nel contesto del costituzionalismo digitale europeo. L'analisi evidenzia come il regolamento introduca significative garanzie procedurali mutuate dal diritto amministrativo: trasparenza, motivazione, non discriminazione e spiegabilità delle decisioni algoritmiche. Il sistema di co-regolazione attraverso codici di condotta costituisce un elemento caratterizzante del DSA, configurandosi come strumento di enforcement complementare alla normativa, con particolare attenzione ai rischi sistemici quali disinformazione, hate speeche manipolazione. Altro elemento caratterizzante è il sistema di vigilanza, improntato ad una logica di networking multilivello, sintomo di una progressiva amministrativizzazione del sistema dell’UE. Il DSA, pur rappresentando un punto di partenza piuttosto che di arrivo nella regolazione delle piattaforme digitali, è inteso come un tentativo di riequilibrio del rapporto asimmetrico tra utenti e Big Techattraverso la proceduralizzazione delle garanzie.

LE GARANZIE PROCEDURALI DEL DSA E I LIMITI EURO-UNITARI AL POTERE PRIVATO DELLE PIATTAFORME DIGITALI

Sara Pugliese
;
Vincenzo Visone
2025-01-01

Abstract

This essay analyzes the Digital Services Act (EU Regulation no. 2022/2065) as an innovative paradigm for regulating digital platforms, examining its constitutional and administrative implications in the context of European digital constitutionalism. The analysis highlights how the regulation introduces significant procedural guarantees borrowed from administrative law: transparency, motivation, non-discrimination and explainability of algorithmic decisions. The system of co-regulation through codes of conduct is a defining feature of the DSA, acting as a complementary enforcement tool to the legislation, with a particular focus on systemic risks such as disinformation, hate speech, and manipulation. At the same time, the supervision system, based on a logic of multilevel networking, has to be noticed. It appears to be the symptom of a EU gradual «administrativization». The DSA, while representing a starting point rather than an end point in the regulation of digital platforms, is intended as an attempt to rebalance the asymmetrical relationship between users and Big Tech through the proceduralization of safeguards.
2025
Il saggio analizza il Digital Services Act(Regolamento UE n. 2022/2065) quale paradigma innovativo di regolamentazione delle piattaforme digitali, esaminandone le implicazioni costituzionali e amministrative nel contesto del costituzionalismo digitale europeo. L'analisi evidenzia come il regolamento introduca significative garanzie procedurali mutuate dal diritto amministrativo: trasparenza, motivazione, non discriminazione e spiegabilità delle decisioni algoritmiche. Il sistema di co-regolazione attraverso codici di condotta costituisce un elemento caratterizzante del DSA, configurandosi come strumento di enforcement complementare alla normativa, con particolare attenzione ai rischi sistemici quali disinformazione, hate speeche manipolazione. Altro elemento caratterizzante è il sistema di vigilanza, improntato ad una logica di networking multilivello, sintomo di una progressiva amministrativizzazione del sistema dell’UE. Il DSA, pur rappresentando un punto di partenza piuttosto che di arrivo nella regolazione delle piattaforme digitali, è inteso come un tentativo di riequilibrio del rapporto asimmetrico tra utenti e Big Techattraverso la proceduralizzazione delle garanzie.
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