Il capitolo esamina il ruolo dell’industria crocieristica nella tutela della biodiversità marina, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti a bordo. Partendo dal riconoscimento, avvenuto anche in sede COP28, dell’importanza della biodiversità per la sostenibilità globale e il raggiungimento degli SDGs (in particolare l’SDG14), lo studio affronta un vuoto nella letteratura analizzando come le compagnie crocieristiche, e in particolare Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. (NCLH LTD.), implementino e comunichino le proprie pratiche ambientali attraverso i report di sostenibilità. Adottando un approccio qualitativo basato su case study, lo studio esplora le differenze tra il segmento delle crociere di massa e quello delle crociere di lusso in termini di tecnologie, strategie e livello di disclosure. L’analisi semantica, condotta con il software Leximancer sui report pubblicati tra il 2019 e il 2021, evidenzia che i concetti maggiormente associati alla gestione ambientale sono “waste”, “food” e “plastics”, mentre risultano deboli o marginali quelli legati a “water” e alla biodiversità marina. Inoltre, non emergono differenze significative nella disclosure tra le due categorie di navi. Il framework teorico si fonda sulla teoria della legittimità e sui principi dell’economia circolare. I risultati mostrano che, sebbene l’azienda dichiari impegno verso la sostenibilità, le informazioni divulgate risultano parziali e poco sistemiche, rendendo difficile per gli stakeholder comprendere appieno l’impatto delle pratiche adottate. Le implicazioni dello studio suggeriscono l’introduzione di sistemi di monitoraggio nave-specifici, programmi di formazione per l’equipaggio e i redattori dei report, e una governance integrata tra rifiuti prodotti a bordo e quelli gestiti a terra. Il capitolo contribuisce alla letteratura sulla CSR e fornisce indicazioni operative utili per imprese e decisori politici.
Biodiversity reporting nelle aziende crocieristiche. Un’analisi esplorativa dell’SDG14 in NCLh LTD
DI VAIO, A.
;
2025-01-01
Abstract
Il capitolo esamina il ruolo dell’industria crocieristica nella tutela della biodiversità marina, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti a bordo. Partendo dal riconoscimento, avvenuto anche in sede COP28, dell’importanza della biodiversità per la sostenibilità globale e il raggiungimento degli SDGs (in particolare l’SDG14), lo studio affronta un vuoto nella letteratura analizzando come le compagnie crocieristiche, e in particolare Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. (NCLH LTD.), implementino e comunichino le proprie pratiche ambientali attraverso i report di sostenibilità. Adottando un approccio qualitativo basato su case study, lo studio esplora le differenze tra il segmento delle crociere di massa e quello delle crociere di lusso in termini di tecnologie, strategie e livello di disclosure. L’analisi semantica, condotta con il software Leximancer sui report pubblicati tra il 2019 e il 2021, evidenzia che i concetti maggiormente associati alla gestione ambientale sono “waste”, “food” e “plastics”, mentre risultano deboli o marginali quelli legati a “water” e alla biodiversità marina. Inoltre, non emergono differenze significative nella disclosure tra le due categorie di navi. Il framework teorico si fonda sulla teoria della legittimità e sui principi dell’economia circolare. I risultati mostrano che, sebbene l’azienda dichiari impegno verso la sostenibilità, le informazioni divulgate risultano parziali e poco sistemiche, rendendo difficile per gli stakeholder comprendere appieno l’impatto delle pratiche adottate. Le implicazioni dello studio suggeriscono l’introduzione di sistemi di monitoraggio nave-specifici, programmi di formazione per l’equipaggio e i redattori dei report, e una governance integrata tra rifiuti prodotti a bordo e quelli gestiti a terra. Il capitolo contribuisce alla letteratura sulla CSR e fornisce indicazioni operative utili per imprese e decisori politici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.