Le fondazioni su pali di viadotti sono in genere sottoposte a carichi fortemente inclinati ed eccentrici per effetto di azioni accidentali, come il vento, il terremoto, i sovraccarichi dovuti al transito dei treni o di veicoli pesanti. In tale circostanza, la verifica nei confronti di meccanismi di collasso che comportano la mobilitazione della resistenza del terreno deve tenere conto della natura multi-componente dei carichi applicati. L’approccio dominante di progetto è basato sul calcolo indipendente della capacità portante per carichi verticali, eventualmente eccentrici, e della capacità laterale. Per entrambe le verifiche, sono stati sviluppati di recente alcuni criteri fondati sul concetto di diagramma di interazione. Nel primo caso la verifica può essere svolta con una soluzione esatta basata sui teoremi dell’analisi limite del dominio di collasso nel piano carico assiale-momento, in cui si può tenere conto della direzione del vettore momento risultante. Nel secondo caso, invece, la verifica può essere svolta utilizzando una soluzione approssimata ottenuta mediante il metodo dell’equilibrio limite globale che tiene conto della dipendenza della capacità laterale della fondazione dalla distribuzione dei carichi assiali sui pali. Nel confronto con i criteri convenzionali, i metodi più recenti offrono innegabili vantaggi nel progetto delle fondazioni sui pali dei viadotti. Malgrado questi avanzamenti, i meccanismi di interazione fra carico laterale e momento non sono stati ancora pienamente compresi, sicché l’applicazione dei criteri più recenti può comportare una sottostima o sovrastima della capacità portante, a seconda delle assunzioni sul contributo dei momenti di snervamento. Nell’articolo si propone un approccio basato sul metodo dell’equilibrio limite per la costruzione dei domini di collasso nello spazio delle azioni in cui si tiene conto compiutamente dei meccanismi di interazione fra le componenti del carico risultante incorporando esplicitamente la capacità flessionale della sezione del palo.
La verifica di capacità portante delle fondazioni su pali dei viadotti sotto carichi generalizzati
Di Laora Raffaele
Conceptualization
;Iovino MariaFormal Analysis
;de Sanctis LucaWriting – Review & Editing
;
2025-01-01
Abstract
Le fondazioni su pali di viadotti sono in genere sottoposte a carichi fortemente inclinati ed eccentrici per effetto di azioni accidentali, come il vento, il terremoto, i sovraccarichi dovuti al transito dei treni o di veicoli pesanti. In tale circostanza, la verifica nei confronti di meccanismi di collasso che comportano la mobilitazione della resistenza del terreno deve tenere conto della natura multi-componente dei carichi applicati. L’approccio dominante di progetto è basato sul calcolo indipendente della capacità portante per carichi verticali, eventualmente eccentrici, e della capacità laterale. Per entrambe le verifiche, sono stati sviluppati di recente alcuni criteri fondati sul concetto di diagramma di interazione. Nel primo caso la verifica può essere svolta con una soluzione esatta basata sui teoremi dell’analisi limite del dominio di collasso nel piano carico assiale-momento, in cui si può tenere conto della direzione del vettore momento risultante. Nel secondo caso, invece, la verifica può essere svolta utilizzando una soluzione approssimata ottenuta mediante il metodo dell’equilibrio limite globale che tiene conto della dipendenza della capacità laterale della fondazione dalla distribuzione dei carichi assiali sui pali. Nel confronto con i criteri convenzionali, i metodi più recenti offrono innegabili vantaggi nel progetto delle fondazioni sui pali dei viadotti. Malgrado questi avanzamenti, i meccanismi di interazione fra carico laterale e momento non sono stati ancora pienamente compresi, sicché l’applicazione dei criteri più recenti può comportare una sottostima o sovrastima della capacità portante, a seconda delle assunzioni sul contributo dei momenti di snervamento. Nell’articolo si propone un approccio basato sul metodo dell’equilibrio limite per la costruzione dei domini di collasso nello spazio delle azioni in cui si tiene conto compiutamente dei meccanismi di interazione fra le componenti del carico risultante incorporando esplicitamente la capacità flessionale della sezione del palo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.