Il contributo analizza in senso critico la sentenza della Cassazione in materia di clausola di roulette russa, che introduce un meccanismo buy-sell delle partecipazioni sociali ad un prezzo formulato unilateralmente dall’offerente e la cui principale funzione è quella di risolvere situazioni di stallo della società. La Corte di Cassazione ha ritenuto che non sussiste il dovere dell’offerente di proporre alla controparte un corrispettivo equo, in quanto la facoltà del socio oblato di scegliere tra vendere le proprie partecipazioni ed acquistare quelle della controparte al medesimo corrispettivo assicurerebbe un pieno equilibrio nei rapporti di forza; tuttavia, solo un’offerta equa assicura al socio piena libertà di scelta.
L'incerto equilibrio della clausola di roulette russa
Carlo Limatola
2024-01-01
Abstract
Il contributo analizza in senso critico la sentenza della Cassazione in materia di clausola di roulette russa, che introduce un meccanismo buy-sell delle partecipazioni sociali ad un prezzo formulato unilateralmente dall’offerente e la cui principale funzione è quella di risolvere situazioni di stallo della società. La Corte di Cassazione ha ritenuto che non sussiste il dovere dell’offerente di proporre alla controparte un corrispettivo equo, in quanto la facoltà del socio oblato di scegliere tra vendere le proprie partecipazioni ed acquistare quelle della controparte al medesimo corrispettivo assicurerebbe un pieno equilibrio nei rapporti di forza; tuttavia, solo un’offerta equa assicura al socio piena libertà di scelta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.