Il lavoro prende spunto dalla pronuncia delle Sezioni Unite che esclude l’incompatibilità dell’estensore della proposta di definizione accelerata. Analizza il nuovo procedimento introdotto dall’art. 380-bis c.p.c. e la natura della proposta, soffermandosi poi sull’ipotesi di incompatibilità di cui all’art. 51 comma n. 1 n. 4 c.p.c ed infine, mette in luce le possibili criticità della soluzione adottata, anche sotto il profilo della compatibilità costituzionale.

Le Sezioni Unite escludono l'incompatibilità dell'estensore della proposta di definizione accelerata: una soluzione che desta perplessità per la peculiarità del nuovo rito e per le possibili criticità di ordine costituzionale

FABIO SAVINO
2024-01-01

Abstract

Il lavoro prende spunto dalla pronuncia delle Sezioni Unite che esclude l’incompatibilità dell’estensore della proposta di definizione accelerata. Analizza il nuovo procedimento introdotto dall’art. 380-bis c.p.c. e la natura della proposta, soffermandosi poi sull’ipotesi di incompatibilità di cui all’art. 51 comma n. 1 n. 4 c.p.c ed infine, mette in luce le possibili criticità della soluzione adottata, anche sotto il profilo della compatibilità costituzionale.
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