Il lavoro, prendendo spunto dalla recente Ordinanza della Suprema Corte, mira ad esaminare il rapporto tra pregiudizio effettivo e nullità degli atti processuali, soffermandosi in ultima analisi sui riflessi che potrebbero derivare dalla recente modifica dell’art. 101 comma 2 c.p.c. ed in particolare dall’uso contemporaneo da parte del legislatore dell’ultima Riforma dei termini “violazione” e “lesione”.

Sul rapporto tra nullità della sentenza e pregiudizio effettivo: la modifica dell’art. 101 c.p.c. comma 2, pur evocando il pregiudizio effettivo e facendo riaffiorare i dubbi che le Sezioni Unite avevano chiarito, non fonda il possibile riconoscimento normativo. Nota a Cassazione Civile, Sez. II, Ord. 01 agosto 2023, n. 23353

FABIO SAVINO
2024-01-01

Abstract

Il lavoro, prendendo spunto dalla recente Ordinanza della Suprema Corte, mira ad esaminare il rapporto tra pregiudizio effettivo e nullità degli atti processuali, soffermandosi in ultima analisi sui riflessi che potrebbero derivare dalla recente modifica dell’art. 101 comma 2 c.p.c. ed in particolare dall’uso contemporaneo da parte del legislatore dell’ultima Riforma dei termini “violazione” e “lesione”.
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