Nell’epoca ipermoderna il desiderio schiacciato sul godimento del consumo compulsivo rischia l'estinzione (Recalcati, 2018). Studi recenti confermano una vera e propria “recessione del desiderio” (Zoja, 2022) che non riguarda solo la sfera psicosessuale; un calo generalizzato di esso sarebbe infatti alla base di un deficit di interessi e motivazione ad immaginare il futuro (Iavarone, 2022) che si osserva ad es. attraverso il fenomeno dei NEET (quasi 3 milioni di giovani che nel nostro paese non studiamo, nélavorano) ma anche tramite il disimpegno morale, dimostrato dall’aumento di fenomeni di bullismo, cyberbullismo e devianza giovanile, nonché di violenza auto-diretta che fa del suicidio la seconda causa di morte al mondo in adolescenza (WHO, 2022). Il saggio, assumendo dunque la tesi che all’origine del disagio adolescenziale via sia in gran parte un cortocircuito nella capacità di desiderare che determina un vero e proprio blackout di desiderio, dispiega l’utilità di una educazione al desiderare, territorio non tradizionalmente frequentato dalla pedagogia. Sostenere, dunque, gli adolescenti, attraverso strategie educative centrate sul differimento del piacere e sulla capacità di esprimere una progettualità autonoma, rappresenta la frontiera di un lavoro educativo preventivo che potenzi il Sé volitivo e desiderativo.

La recessione del desiderio all'origine del disagio adolescenziale

Maria Luisa Iavarone
2023-01-01

Abstract

Nell’epoca ipermoderna il desiderio schiacciato sul godimento del consumo compulsivo rischia l'estinzione (Recalcati, 2018). Studi recenti confermano una vera e propria “recessione del desiderio” (Zoja, 2022) che non riguarda solo la sfera psicosessuale; un calo generalizzato di esso sarebbe infatti alla base di un deficit di interessi e motivazione ad immaginare il futuro (Iavarone, 2022) che si osserva ad es. attraverso il fenomeno dei NEET (quasi 3 milioni di giovani che nel nostro paese non studiamo, nélavorano) ma anche tramite il disimpegno morale, dimostrato dall’aumento di fenomeni di bullismo, cyberbullismo e devianza giovanile, nonché di violenza auto-diretta che fa del suicidio la seconda causa di morte al mondo in adolescenza (WHO, 2022). Il saggio, assumendo dunque la tesi che all’origine del disagio adolescenziale via sia in gran parte un cortocircuito nella capacità di desiderare che determina un vero e proprio blackout di desiderio, dispiega l’utilità di una educazione al desiderare, territorio non tradizionalmente frequentato dalla pedagogia. Sostenere, dunque, gli adolescenti, attraverso strategie educative centrate sul differimento del piacere e sulla capacità di esprimere una progettualità autonoma, rappresenta la frontiera di un lavoro educativo preventivo che potenzi il Sé volitivo e desiderativo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11367/120778
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