La punibilità prevista per il soggetto indotto ai sensi del secondo comma dell’art. 319-quater c.p., renderebbe apparentemente superfluo - per non dire provocatorio - domandarsi se questi possa agire per ottenere un risarcimento del danno subito in virtù della pressione prevaricatrice esercitata tramite l’abuso del pubblico agente, costituendosi parte civile in un eventuale giudizio a carico di quest’ultimo. Tuttavia, la struttura del delitto in questione – rimasta ambigua anche dopo numerosi assestamenti giurisprudenziali – non permette di addivenire de plano ad una simile conclusione, rendendo anzi necessario vagliare le numerose ipotesi nelle quali sembra invece potersi prospettare una soluzione positiva al quesito.

UN’APPARENTE ‘PROVOCAZIONE’: PUÒ L'INDOTTO NEL DELITTO DI CUI ALL'ART. 319-QUATER C.P. COSTITUIRSI PARTE CIVILE?

fabrizio rippa
2022-01-01

Abstract

La punibilità prevista per il soggetto indotto ai sensi del secondo comma dell’art. 319-quater c.p., renderebbe apparentemente superfluo - per non dire provocatorio - domandarsi se questi possa agire per ottenere un risarcimento del danno subito in virtù della pressione prevaricatrice esercitata tramite l’abuso del pubblico agente, costituendosi parte civile in un eventuale giudizio a carico di quest’ultimo. Tuttavia, la struttura del delitto in questione – rimasta ambigua anche dopo numerosi assestamenti giurisprudenziali – non permette di addivenire de plano ad una simile conclusione, rendendo anzi necessario vagliare le numerose ipotesi nelle quali sembra invece potersi prospettare una soluzione positiva al quesito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11367/112336
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