Il d.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 recante il “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” ha introdotto a livello normativo un concetto di crisi che muove dalla volontà di cogliere e rimuovere gli squilibri economici e finanziari presenti in azienda quando questi, manifestatosi o di probabile manifestazione, appaiono ancora reversibili. In questa prospettiva, acquisisce una rilevanza fondamentale l’informativa finanziaria aziendale prospettica (approccio “forward looking”) e, nello specifico, i pia-ni di risanamento. In considerazione della rilevanza che l’informativa prospettica assume nel già ri-chiamato Codice della crisi, sembra cruciale esaminare da un punto di vista aziendalistico i concetti e principi generali, comportamentali e tecnici, che devono essere applicati nella redazione dei pia-ni di risanamento, affinché questi possano rappresentare uno strumento “credibile” agli occhi di tutti i soggetti interessati a diverso livello nella gestione delle imprese coinvolte. L’articolo ambisce, quindi, a formulare una disamina delle considerazioni formulate da dottrina e prassi aziendalistica in merito ai principi di redazione dei piani, e più specificamente dei piani di risanamento, cercando di reinterpretare tali osservazioni nell’attuale contesto normativo e tecnico.

Il contributo aziendalistico alla predisposizione dei piani di risanamento: prassi e orientamenti in uso alla luce delle nuove disposizioni della crisi d’impresa

Matteo Pozzoli;
2022-01-01

Abstract

Il d.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 recante il “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” ha introdotto a livello normativo un concetto di crisi che muove dalla volontà di cogliere e rimuovere gli squilibri economici e finanziari presenti in azienda quando questi, manifestatosi o di probabile manifestazione, appaiono ancora reversibili. In questa prospettiva, acquisisce una rilevanza fondamentale l’informativa finanziaria aziendale prospettica (approccio “forward looking”) e, nello specifico, i pia-ni di risanamento. In considerazione della rilevanza che l’informativa prospettica assume nel già ri-chiamato Codice della crisi, sembra cruciale esaminare da un punto di vista aziendalistico i concetti e principi generali, comportamentali e tecnici, che devono essere applicati nella redazione dei pia-ni di risanamento, affinché questi possano rappresentare uno strumento “credibile” agli occhi di tutti i soggetti interessati a diverso livello nella gestione delle imprese coinvolte. L’articolo ambisce, quindi, a formulare una disamina delle considerazioni formulate da dottrina e prassi aziendalistica in merito ai principi di redazione dei piani, e più specificamente dei piani di risanamento, cercando di reinterpretare tali osservazioni nell’attuale contesto normativo e tecnico.
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