IMPIEGO DI MATERIALI IBRIDI ORGANICO-INORGANICI NELL’ADSORBIMENTO DI INQUINANTI ORGANICI EMERGENTI

Agli inquinanti ambientali tradizionali, che sono costantemente oggetto di monitoraggio, ogni anno si aggiungono nuovi composti, potenzialmente pericolosi per l’ambiente e la salute umana, che sono contenuti in prodotti di largo consumo quali detergenti, vernici, prodotti per la cura e l’igiene personale, farmaci ad uso umano e veterinario. Tali composti, individuati prevalentemente nelle acque di scarico, sono indicati con il termine contaminanti emergenti (Contaminants of Emerging Concern, CECs). Fra le metodologie ad oggi maggiormente utilizzate per la rimozione dei contaminanti emergenti dell’ambiente acquatico, un ruolo di primaria importanza riveste il processo di adsorbimento, che si è dimostrato essere caratterizzato da una elevata efficienza di rimozione, bassi costi di esercizio e gestione e assenza di sottoprodotti indesiderati. Oggetto del brevetto è l’adsorbimento di inquinanti organici emergenti mediante l’utilizzo di materiali ibrido organico-inorganici ottenuti per reazione di policondensazione in ambiente fortemente alcalino di metacaolino e oligomeri dimetilsilossanici. Tali materiali hanno mostrato un’elevata capacità di adsorbimento nei confronti degli inquinanti emergenti e pertanto risultano di grande interesse per la rimozione di tali molecole da acque e suoli contaminati.