Una categoria fondamentale dello sport antico era rappresentata dalla “metis”, un termine difficilmente traducibile nelle lingue moderne e che rimanda al concetto di una “intelligenza astuta”. Ulisse incarna il modello dell’atleta e di questo tipo di intelligenza. Partendo da questa prospettiva storica, l’obiettivo del nostro studio è quello di sviluppare, attraverso un approccio ermeneutico, un’interpretazione del concetto di sport alla luce della sua struttura metica evidenziando come lo sport stesso abbia la capacità di sviluppare questo tipo di intelligenza legata alla dimensione corporea dell’essere umano. Nel nostro studio verrà sottolineata l’importanza dell’intelligenza metica, il suo legame con la teoria della cosiddetta embodied cognition e delle implicazioni pedagogiche ed etiche che il suo sviluppo implica nel quadro della paideia contemporanea.
L'intelligenza metica: tra etica, corpo ed educazione
Maria Luisa Iavarone
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2018-01-01
Abstract
Una categoria fondamentale dello sport antico era rappresentata dalla “metis”, un termine difficilmente traducibile nelle lingue moderne e che rimanda al concetto di una “intelligenza astuta”. Ulisse incarna il modello dell’atleta e di questo tipo di intelligenza. Partendo da questa prospettiva storica, l’obiettivo del nostro studio è quello di sviluppare, attraverso un approccio ermeneutico, un’interpretazione del concetto di sport alla luce della sua struttura metica evidenziando come lo sport stesso abbia la capacità di sviluppare questo tipo di intelligenza legata alla dimensione corporea dell’essere umano. Nel nostro studio verrà sottolineata l’importanza dell’intelligenza metica, il suo legame con la teoria della cosiddetta embodied cognition e delle implicazioni pedagogiche ed etiche che il suo sviluppo implica nel quadro della paideia contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.