Formare al benessere: una sfida "educativamente sostenibile"

Il saggio fa perno sull’idea che la pratica di stili di vita attivi costituisca un fattore di inderogabile priorità per migliorare i livelli di consapevolezza e di responsabilità per l’esercizio del diritto-dovere alla salute e al benessere dell’intera popolazione (raccomandazione del Parlamento Europeo). La tesi centrale è che per promuovere stili di vita sani siano indispensabili azioni integrate che debbano riguardare non solo interventi ed attività per l’educazione allo sport e al movimento, a livello familiare, scolastico ed extrascolastico, ma anche la pianificazione di spazi lifelong e lifewide motivanti la pratica di corretti stili di vita. L’approccio intersettoriale mostra evidentemente maggiori chance di successo nella modifica di comportamenti non salutari, proprio perché realizza non solo “azioni” ma “condizioni” ambientali capaci di sostenere il cambiamento di comportamenti individuali e collettivi.