Il ruolo delle trasformazioni dell’accounting nella transizione neo-liberale è uno dei temi che, negli ultimi quindici anni, si sono imposti alle scienze sociali su scala internazionale. Non così tuttavia in Italia, dove la questione è rimasta confinata a sporadici interventi nell’ambito di settori specialistici. Non sarà questa la sede per comprenderne i motivi, i quali hanno probabilmente a che vedere con la peculiare resistenza delle barriere disciplinari nel nostro paese, a dispetto del fatto che lo sviluppo di nuove forme di governance solleva obiettivamente la necessità di analisi transdisciplinari. L’obiettivo di questo lavoro, piuttosto, è quello di offrire un contributo introduttivo per provare a colmare il vuoto di analisi su questo tema, e di mostrare quanto rilevanti siano state le trasformazioni della contabilità nelle più recenti trasformazioni del capitalismo. In particolare, lo scopo che ci si prefigge è di mostrare che: a) le trasformazioni dell’accounting sono un oggetto di analisi essenziale per la comprensione delle dinamiche di accumulazione, e quindi per la comprensione delle pratiche organizzative e gestionali delle imprese contemporanee; b) la regolazione dell’accounting è uno dei principali terreni di un processo di isomorfismo di scala globale, i cui protagonisti sono enti di regolazione privati; c) tanto le regole di redazione dei bilanci e le prassi di comunicazione finanziaria, quanto gli usi della contabilità direzionale (management accounting) manifestano la transizione, almeno tendenziale, a una concezione dell’impresa e dei suoi obiettivi – in una parola, a una concezione del valore – patrimoniale, proprietaria e orientata alla mera massimizzazione del rendimento del capitale; d) l’adozione di una concezione del valore orientata all’interesse di breve periodo dei detentori del capitale di controllo – concezione che riassumeremo nel concetto di point-value – favorisce un processo di disconnessione spaziale e temporale dell’impresa dal contesto in cui opera.

Gli standard contabili internazionali e la ‘rivoluzione’ del fair value

CORONELLA, STEFANO
2015-01-01

Abstract

Il ruolo delle trasformazioni dell’accounting nella transizione neo-liberale è uno dei temi che, negli ultimi quindici anni, si sono imposti alle scienze sociali su scala internazionale. Non così tuttavia in Italia, dove la questione è rimasta confinata a sporadici interventi nell’ambito di settori specialistici. Non sarà questa la sede per comprenderne i motivi, i quali hanno probabilmente a che vedere con la peculiare resistenza delle barriere disciplinari nel nostro paese, a dispetto del fatto che lo sviluppo di nuove forme di governance solleva obiettivamente la necessità di analisi transdisciplinari. L’obiettivo di questo lavoro, piuttosto, è quello di offrire un contributo introduttivo per provare a colmare il vuoto di analisi su questo tema, e di mostrare quanto rilevanti siano state le trasformazioni della contabilità nelle più recenti trasformazioni del capitalismo. In particolare, lo scopo che ci si prefigge è di mostrare che: a) le trasformazioni dell’accounting sono un oggetto di analisi essenziale per la comprensione delle dinamiche di accumulazione, e quindi per la comprensione delle pratiche organizzative e gestionali delle imprese contemporanee; b) la regolazione dell’accounting è uno dei principali terreni di un processo di isomorfismo di scala globale, i cui protagonisti sono enti di regolazione privati; c) tanto le regole di redazione dei bilanci e le prassi di comunicazione finanziaria, quanto gli usi della contabilità direzionale (management accounting) manifestano la transizione, almeno tendenziale, a una concezione dell’impresa e dei suoi obiettivi – in una parola, a una concezione del valore – patrimoniale, proprietaria e orientata alla mera massimizzazione del rendimento del capitale; d) l’adozione di una concezione del valore orientata all’interesse di breve periodo dei detentori del capitale di controllo – concezione che riassumeremo nel concetto di point-value – favorisce un processo di disconnessione spaziale e temporale dell’impresa dal contesto in cui opera.
2015
978-88-8305-109-8
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