La bibliografia delle opere di Computisteria e di Ragioneria di Giuseppe Cerboni, la cui ultima e più completa edizione risale al 1888, è la prima opera del suo genere e non solo in Italia. Peraltro, tutt’oggi è ancora la più importante bibliografia contabile fino a quell’anno ed uno strumento assolutamente indispensabile per gli studiosi di storia della ragioneria. Tuttavia, tale bibliografia non è mai stata opportunamente descritta e , soprattutto, non è mai stata sottoposta ad un’analisi ragionata. Il presente lavoro intende pertanto analizzare, secondo determinate chiavi interpretative, i contenuti di questa bibliografia. Ciò al fine di far emergere dati ed informazioni che dalla medesima non è possibile attingere direttamente. La bibliografia in questione è infatti esposta in ordine di data di pubblicazione e non presenta aggregazioni di dati, salvo un limitato e pallido tentativo in tal senso operato nella prefazione del volume. Pertanto, dopo un breve inquadramento dell’opera e del contesto in cui essa è maturata, le relative informazioni, vengono “segmentate”, rielaborate e riaggregate per giungere ad una serie di riflessioni sulla diffusione spazio-temporale degli scritti di ragioneria. Questo ci consente di gettare una luce nuova su tale opera e di rendere ancora più fruibili i suoi contenuti per gli studiosi di storia della nostra disciplina. In particolare, dall’analisi numerica emerge chiaramente come nel tempo si sia assistito ad un incremento in progressione geometrica degli scritti di ragioneria, a dimostrazione di come questa disciplina ha acquistato importanza e spazio nella cultura del nostro Paese, culminando la sua crescita proprio sul finire dell’Ottocento. Dall’analisi geografica è invece emerso che la larga maggioranza dei lavori, fino al XVIII secolo, sono stati pubblicati a Venezia da veneziani o da persone che gravitavano sulla Serenissima Repubblica, molto attiva commercialmente e in cui la partita doppia veniva quindi utilizzata comunemente. Successivamente, ed in particolare nel XIX secolo, il maggior numero di pubblicazioni si registra invece a Milano, mentre con l’unità d’Italia il fenomeno, grazie al notevolissimo sviluppo degli insegnamenti tecnici e della professione contabile, si è esteso a tutta la penisola. Possibili ulteriori sviluppi della ricerca consistono nell’effettuare analisi analoghe sulle bibliografie straniere ed operare poi opportuni confronti.

La bibliografia storica delle opere di Computisteria e Ragioneria di Giuseppe Cerboni: un’analisi spazio-temporale

CORONELLA, STEFANO
2016-01-01

Abstract

La bibliografia delle opere di Computisteria e di Ragioneria di Giuseppe Cerboni, la cui ultima e più completa edizione risale al 1888, è la prima opera del suo genere e non solo in Italia. Peraltro, tutt’oggi è ancora la più importante bibliografia contabile fino a quell’anno ed uno strumento assolutamente indispensabile per gli studiosi di storia della ragioneria. Tuttavia, tale bibliografia non è mai stata opportunamente descritta e , soprattutto, non è mai stata sottoposta ad un’analisi ragionata. Il presente lavoro intende pertanto analizzare, secondo determinate chiavi interpretative, i contenuti di questa bibliografia. Ciò al fine di far emergere dati ed informazioni che dalla medesima non è possibile attingere direttamente. La bibliografia in questione è infatti esposta in ordine di data di pubblicazione e non presenta aggregazioni di dati, salvo un limitato e pallido tentativo in tal senso operato nella prefazione del volume. Pertanto, dopo un breve inquadramento dell’opera e del contesto in cui essa è maturata, le relative informazioni, vengono “segmentate”, rielaborate e riaggregate per giungere ad una serie di riflessioni sulla diffusione spazio-temporale degli scritti di ragioneria. Questo ci consente di gettare una luce nuova su tale opera e di rendere ancora più fruibili i suoi contenuti per gli studiosi di storia della nostra disciplina. In particolare, dall’analisi numerica emerge chiaramente come nel tempo si sia assistito ad un incremento in progressione geometrica degli scritti di ragioneria, a dimostrazione di come questa disciplina ha acquistato importanza e spazio nella cultura del nostro Paese, culminando la sua crescita proprio sul finire dell’Ottocento. Dall’analisi geografica è invece emerso che la larga maggioranza dei lavori, fino al XVIII secolo, sono stati pubblicati a Venezia da veneziani o da persone che gravitavano sulla Serenissima Repubblica, molto attiva commercialmente e in cui la partita doppia veniva quindi utilizzata comunemente. Successivamente, ed in particolare nel XIX secolo, il maggior numero di pubblicazioni si registra invece a Milano, mentre con l’unità d’Italia il fenomeno, grazie al notevolissimo sviluppo degli insegnamenti tecnici e della professione contabile, si è esteso a tutta la penisola. Possibili ulteriori sviluppi della ricerca consistono nell’effettuare analisi analoghe sulle bibliografie straniere ed operare poi opportuni confronti.
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