Il presente contributo, che riprende l'orientamento progettuale di una ricerca intervento nel “Quadro delle linee di Politica Educativa Europea 2020 per l’integrazione e l’inclusione” focalizza come obiettivo prioritario la ricostruzione del senso di comunità in aree ad alto rischio e degrado socio-ambientale attraverso azioni educative e sociali sia di sviluppo intangibile, attraverso la valorizzazione dei patrimoni dei saperi collettivi, sia di sviluppo tangibile e sostenibile, attraverso il riutilizzo in chiave socio-produttiva di beni confiscati alla camorra e alle attività criminose del territorio. Il contributo assume il valore strategico di evidenziare l’importanza di figure professionali, dell’educazione e della formazione, nello sviluppo delle comunità locali con particolare riferimento a gruppi di popolazione ad alto rischio. La figura del “manager educativo nello sviluppo territoriale integrato” (riconducibile alla filiera delle professioni educative e formative) si configura come un professionista che, dotato di conoscenze, abilità e competenze, si offre al territorio per azioni innovative di progettazione, organizzazione, gestione e valutazione di Programmi di educazione di comunità, come prima indicato, nei diversi ambiti dell’educazione formale, non-formale e informale. A tale proposito, manager e progetto della "Community Education", che si ritrova nella "Civitas Educationis", lavorano al riconoscimento delle competenze, a qualunque titolo acquisite e spendibili, nei contesti di vita sociale, di lavoro e di formazione per lo sviluppo del territorio in coerenza con l’European Qualification Framework anche accolto e regolamentato dalla recente normativa del nostro Paese.
Ricostruire il senso di comunità nella "terra dei fuochi": il manager educativo nello sviluppo territoriale integrato
IAVARONE, Maria Luisa;OREFICE, PAOLO
2015-01-01
Abstract
Il presente contributo, che riprende l'orientamento progettuale di una ricerca intervento nel “Quadro delle linee di Politica Educativa Europea 2020 per l’integrazione e l’inclusione” focalizza come obiettivo prioritario la ricostruzione del senso di comunità in aree ad alto rischio e degrado socio-ambientale attraverso azioni educative e sociali sia di sviluppo intangibile, attraverso la valorizzazione dei patrimoni dei saperi collettivi, sia di sviluppo tangibile e sostenibile, attraverso il riutilizzo in chiave socio-produttiva di beni confiscati alla camorra e alle attività criminose del territorio. Il contributo assume il valore strategico di evidenziare l’importanza di figure professionali, dell’educazione e della formazione, nello sviluppo delle comunità locali con particolare riferimento a gruppi di popolazione ad alto rischio. La figura del “manager educativo nello sviluppo territoriale integrato” (riconducibile alla filiera delle professioni educative e formative) si configura come un professionista che, dotato di conoscenze, abilità e competenze, si offre al territorio per azioni innovative di progettazione, organizzazione, gestione e valutazione di Programmi di educazione di comunità, come prima indicato, nei diversi ambiti dell’educazione formale, non-formale e informale. A tale proposito, manager e progetto della "Community Education", che si ritrova nella "Civitas Educationis", lavorano al riconoscimento delle competenze, a qualunque titolo acquisite e spendibili, nei contesti di vita sociale, di lavoro e di formazione per lo sviluppo del territorio in coerenza con l’European Qualification Framework anche accolto e regolamentato dalla recente normativa del nostro Paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.