Le partecipazioni di minoranza rappresentano investimenti di natura finanziaria o possono costituire investimenti in grado di assumere un ruolo rilevante nella gestione strategica dell’azienda? Il lavoro si pone l’obiettivo di rispondere al quesito evidenziato indagando, all'interno dell’attuale sistema competitivo, le relazioni sottostanti il possesso delle partecipazioni di minoranza. Tale studio richiede preliminarmente un’analisi del sistema delle relazioni tra le aziende nell’ambito dei più ampi processi aggregativi. Partendo dalla distinzione tra legami di tipo equity e non equity, particolare attenzione è stata rivolta a quelle definite di tipo “ibrido”, che si caratterizzano per la presenza di un legame patrimoniale e per l’assenza del controllo e dell’influenza notevole. Constatata l’esistenza di tali relazioni, vengono analizzate le motivazioni che spingono le aziende ad acquistare e detenere partecipazioni di minoranza. Al riguardo, possono assumere particolare rilevanza l’influenza indiretta, le relazioni operative e il capitale relazionale. Il lavoro, infine, si sofferma sull’analisi del valore economico delle partecipazioni di minoranza e sulla rappresentazione dello stesso nell’ambito del bilancio d’esercizio.

Le partecipazioni di minoranza nella gestione strategica dell’azienda

FERRI, Salvatore
2010-01-01

Abstract

Le partecipazioni di minoranza rappresentano investimenti di natura finanziaria o possono costituire investimenti in grado di assumere un ruolo rilevante nella gestione strategica dell’azienda? Il lavoro si pone l’obiettivo di rispondere al quesito evidenziato indagando, all'interno dell’attuale sistema competitivo, le relazioni sottostanti il possesso delle partecipazioni di minoranza. Tale studio richiede preliminarmente un’analisi del sistema delle relazioni tra le aziende nell’ambito dei più ampi processi aggregativi. Partendo dalla distinzione tra legami di tipo equity e non equity, particolare attenzione è stata rivolta a quelle definite di tipo “ibrido”, che si caratterizzano per la presenza di un legame patrimoniale e per l’assenza del controllo e dell’influenza notevole. Constatata l’esistenza di tali relazioni, vengono analizzate le motivazioni che spingono le aziende ad acquistare e detenere partecipazioni di minoranza. Al riguardo, possono assumere particolare rilevanza l’influenza indiretta, le relazioni operative e il capitale relazionale. Il lavoro, infine, si sofferma sull’analisi del valore economico delle partecipazioni di minoranza e sulla rappresentazione dello stesso nell’ambito del bilancio d’esercizio.
2010
978-88-548-3758-4
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