Gli anni in corso sono contraddistinti da due fenomeni che, per quanto tra loro indipendenti, concorrono a determinare un periodo di intense pressioni per il redattore del bilancio della società di calcio professionistica. Il primo, specifico del settore, è costituito dallo scoppio dello scandalo del “doping amministrativo” il quale, manifestandosi nel ricorso diffuso da parte dei club ad artifici contabili tali da ridurre al minimo la credibilità delle informazioni fornite nei conti annuali, ha posto in primo piano l’urgenza di più severi controlli sulla gestione e sulla comunicazione economico-finanziaria dei sodalizi calcistici. Il secondo fenomeno, di carattere generale, è rappresentato dall’introduzione nel nostro ordinamento degli standard IAS/IFRS che apportano rilevanti novità negli aspetti formali e sostanziali dei bilanci anche delle società calcistiche e, in modo particolare, dei club quotati in borsa. Tra queste novità, si segnala la possibilità di utilizzare il fair value come criterio di valutazione alternativo rispetto a quello del costo per le immobilizzazioni immateriali le quali, attraverso la tipica voce “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori”, costituiscono la componente preponderante dell’attivo dello stato patrimoniale. A partire dalla considerazione degli effetti prodotti da tali fenomeni, nel presente volume sono analizzate le informazioni contenute nel bilancio delle società di calcio alla luce della più recente evoluzione della disciplina generale (codice civile, regolamenti CE e prassi contabile) e della normativa specifica di settore (piano dei conti e raccomandazioni contabili della FIGC).

Standard IAS/IFRS e nuove esigenze di disclosure nel bilancio delle società di calcio

VALERI, MASSIMO
2008-01-01

Abstract

Gli anni in corso sono contraddistinti da due fenomeni che, per quanto tra loro indipendenti, concorrono a determinare un periodo di intense pressioni per il redattore del bilancio della società di calcio professionistica. Il primo, specifico del settore, è costituito dallo scoppio dello scandalo del “doping amministrativo” il quale, manifestandosi nel ricorso diffuso da parte dei club ad artifici contabili tali da ridurre al minimo la credibilità delle informazioni fornite nei conti annuali, ha posto in primo piano l’urgenza di più severi controlli sulla gestione e sulla comunicazione economico-finanziaria dei sodalizi calcistici. Il secondo fenomeno, di carattere generale, è rappresentato dall’introduzione nel nostro ordinamento degli standard IAS/IFRS che apportano rilevanti novità negli aspetti formali e sostanziali dei bilanci anche delle società calcistiche e, in modo particolare, dei club quotati in borsa. Tra queste novità, si segnala la possibilità di utilizzare il fair value come criterio di valutazione alternativo rispetto a quello del costo per le immobilizzazioni immateriali le quali, attraverso la tipica voce “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori”, costituiscono la componente preponderante dell’attivo dello stato patrimoniale. A partire dalla considerazione degli effetti prodotti da tali fenomeni, nel presente volume sono analizzate le informazioni contenute nel bilancio delle società di calcio alla luce della più recente evoluzione della disciplina generale (codice civile, regolamenti CE e prassi contabile) e della normativa specifica di settore (piano dei conti e raccomandazioni contabili della FIGC).
2008
978-88-348-8345-7
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