In casi eccezionali, il quarto comma dell’art. 2423 c.c. impone di derogare alle disposizioni di legge qualora esse risultino incompatibili con la rappresentazione veritiera e corretta: da un’attenta analisi del testo legislativo, le uniche disposizioni derogabili a tale fine risultano essere quelle di valutazione. Questa necessità è avvertita, in particolar modo, nel caso degli immobili aziendali. Invero, non di rado essi subiscono un incremento di valore riconducibile a motivazioni di ordine “non monetario”. In linea di principio, affinché sia rispettata la “clausola generale”, occorrerebbe iscrivere tali beni in bilancio al maggior valore, ovvero effettuare una rivalutazione “economica” sui beni in questione. Tuttavia, le difficoltà di interpretazione ed applicazione della legge rendono spesso sconsigliabile l’applicazione di questa deroga. Il presente contributo intende pertanto mettere in evidenza la concreta praticabilità di tale operazione alla luce della normativa italiana, peraltro senza trascurare il contenuto dei principi contabili internazionali.

Possibilità e limiti della rivalutazione economica degli immobili aziendali in caso di deficit patrimoniale

CORONELLA, STEFANO
2007-01-01

Abstract

In casi eccezionali, il quarto comma dell’art. 2423 c.c. impone di derogare alle disposizioni di legge qualora esse risultino incompatibili con la rappresentazione veritiera e corretta: da un’attenta analisi del testo legislativo, le uniche disposizioni derogabili a tale fine risultano essere quelle di valutazione. Questa necessità è avvertita, in particolar modo, nel caso degli immobili aziendali. Invero, non di rado essi subiscono un incremento di valore riconducibile a motivazioni di ordine “non monetario”. In linea di principio, affinché sia rispettata la “clausola generale”, occorrerebbe iscrivere tali beni in bilancio al maggior valore, ovvero effettuare una rivalutazione “economica” sui beni in questione. Tuttavia, le difficoltà di interpretazione ed applicazione della legge rendono spesso sconsigliabile l’applicazione di questa deroga. Il presente contributo intende pertanto mettere in evidenza la concreta praticabilità di tale operazione alla luce della normativa italiana, peraltro senza trascurare il contenuto dei principi contabili internazionali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11367/16084
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